Notizie

Savona

09/08/2011 

Un piccolo incendio è divampato stamani al terzo piano dell’ospedale San Paolo a causa di un mozzicone di sigaretta caduto su alcuni tubi ancora imballati. Le fiamme si sono sprigionate in un locale dove sono in corso alcuni interventi da parte di una impresa edile. Il principio di incendio è stato spento dal personale dell’Asl 2, ma per una completa bonifica della stanza è stato poi necessario richiedere l’intervento dei vigili del fuoco della comando provinciale che hanno messo in sicurezza tutta l’area. Non si registrano feriti o intossicati.

 

Albissola auto in fiamme
09/08/2011 by step

Albissola Marina

 Ritorna l’incubo dei piromani che prendevano di mira le auto in sosta. La notte appena trascorsa ha segnato alcune ore di paura nel parcheggio di via dei Ceramisti, nel centro storico di Albissola. Due auto, una Citroen C3 e un suv Jeep Grand Cherokee sono state semidistrutte dal un rogo. L’allarme è scattato alle 4 di notte, quando un abitante ha chiamato il “115” segnalando che un’auto stava bruciando nel parcheggio. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri, che hanno spento le fiamme evitando che si propagassero alle altre auto. Restano ora da chiarire le cause dell’incendio.
I primi riscontri punterebbero verso le cause accidentali, probabilmente un corto circuito nel vano motore di una delle due auto, ma non è esclusa l’ipotesi di un atto vandalico.

 

 

Lunedi 1 agosto 2011


Barca in fiammein Liguria, salvati occupanti. By step

Incendio al largo di Savona. A bordo sei persone che partivano per una vacanza in Francia

GENOVA - Una barca da diporto da 18 metri è stata distrutta da un incendio scoppiato a bordo mentre navigava a circa sette miglia dalla costa davanti a Savona, ed è poi colata a picco. I sei occupanti - cinque italiani e una donna filippina - sono riusciti a calare in acqua il tender e ad allontanarsi. Sono stati soccorsi dapprima da una nave oceanografica tedesca e poi messi in salvo definitivamente dalla Capitaneria di Porto. L'imbarcazione è affondata intorno alle 10.
Lo yacht, Enjoy, lungo 18 metri, in vetroresina, in mare da 11 anni, è stato lasciato affondare stamane dalla Capitaneria di Porto a sei miglia e mezzo al largo dalle coste della Riviera di Ponente dopo l'incendio scoppiato per un guasto ai motori. A bordo una famiglia milanese composta da un uomo, sua moglie, la madre di quest'ultima, una domestica, di nazionalità filippina, e le figlie della coppia, di 19 e 11 anni. A soccorrere per primo l'Enjoy è stata una nave oceanografica tedesca che effettuava rilievi nei pressi, davanti alle coste liguri. Successivamente, le sei persone sono state prese in consegna dal personale della Guardia costiera, giunto sul posto con tre motovedette, e portate nel porto di Savona. Visitate, sono state trovate in buone condizioni. Lo yacht era salpato all'alba da Lavagna ed era diretto in Costa Azzurra per una vacanza. Divampato l'incendio, sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco che però, per evitare problemi di inquinamento ed altri eventuali incidenti, hanno lasciato che l'imbarcazione - i cui serbatoi erano pieni di gasolio - affondasse. Nella zona il mare è profondo circa 800 metri.

BARCA IN FIAMME: PROPRIETARIO, SIAMO VIVI PER MIRACOLO - "Siamo vivi per miracolo", racconta concitato parlando al telefono con un parente Alberto Costa, di 48 anni, milanese, che stamane insieme con la moglie, di 46, la suocera, di 70, le figlie e la domestica, di 30, erano a bordo dello yacht andato in fiamme e colato a picco davanti alle coste del Savonese. Il proprietario dell'imbarcazione ha raccontato che l'incidente si è svolto in una decina di minuti: "C'era fumo, tanto fumo: poi all'improvviso c'é stata una fiammata che ha completamente avvolto lo scafo. Sono stati momenti difficili per tutti anche perché la nostra domestica non sa neanche nuotare. Per fortuna è andata bene e siamo tutti salvi".


Wireless in piazza? Per ora è un miraggio

Savona - Era stata annunciata lo scorso marzo come operazione che da una parte avrebbe “avvicinato” i giovani al Comune, dall’altra reso un servizio agli stessi giovani, ai turisti ma in generale ai cittadini più “tecnologici”. L’operazione era quella che riguardava la predisposizione di un servizio di rete internet gratuita, “wireless”, senza fili, in piazza Sisto IV. Con un’antennina piazzata sul tetto di Palazzo Sisto, il Comune accoglieva la proposta della Consulta provinciale degli studenti e apriva a chiunque le porte di Google, bastava un pc, un telefonino o un palmare.
Tutto al passato perché quel progetto ratificato anche da una determina di giunta poco prima delle elezioni, di fatto è naufragato ancor prima di nascere. La Consulta degli studenti che l’aveva proposto mettendo a disposizione la cifra per la realizzazione, infatti, non ha più trovato l’accordo con la compagnia telefonica che garantiva il collegamento (la Telecom, ndr) e il Comune ne ha preso atto sperando solo che nessuno rimarcasse il flop dopo l’annuncio in pompa magna pubblicato anche (e ancora) sul sito internet di Palazzo Sisto nell’archivio del 2011.
E probabilmente sarebbero passati altri mesi se ieri mattina, casualmente, una giovane turista straniera non avesse chiesto notizie ad un bar su dove trovare una rete per connettersi con il suo pc. «Al bowling dell’Oltreletimbro, lì di sicuro ce n’è una, altri locali non saprei» è stata l’incerta risposta del barista, che poi ha aggiunto: «Il Comune aveva lanciato il progetto di mettere una rete gratis in piazza Sisto ma non se n’è più saputo nulla, non credo ci sia». A quel punto la stessa straniera si è rivolta al Secolo XIX per avere chiarimenti e involontariamente ha innescato la verifica che ha svelato la triste realtà: il progetto c’era, ma ora non più. È bastato chiedere al presidente della Consulta studentesca, Michele Laurelli, per l’ufficialità. «Al momento siamo fermi - ha confermato ieri - noi a bilancio abbiamo ancora i 3500 euro che avevamo messo a disposizione del Comune ma purtroppo la compagnia telefonica ha cambiato l’offerta tariffaria varie volte facendo diventare insufficiente il nostro budget. E così siamo fermi, pur avendo ancora i soldi e ritenendo l’idea sempre validissima».
E così la patata bollente è diventata una nuova gatta da pelare per la giovane assessore alle Politiche giovanili, Elisa Di Padova, che dopo l’Informagiovani si ritrova, povera lei, a gestire un altro “caso” ereditato dal passato.
«Anzitutto c’è da dire che il progetto di quell’antenna non era nostro ma della Consulta, Palazzo Sisto si era limitato ad accoglierlo e condividerlo - ha spiegato ieri l’assessore - poi che l’Amministrazione Berruti nel progetto di estendere la rete wireless non solo in piazza Sisto ma in tutte le piazze del centro crede molto e ci lavorerà sodo. Detto questo, nell’immediato sto lavorando per realizzare una postazione internet nell’atrio del Comune, a fianco a quella che c’è già dell’albo pretorio. E parlerò con il sindaco per vedere se riusciamo comunque a realizzare questa proposta della Consulta che è bella ma non facilissima: per connettersi, infatti, ci sarà bisogno di trovare un modo per identificare tutti gli utenti altrimenti si potrebbero commettere reati e non essere rintracciati. So che era un problema da risolvere anche nel progetto degli studenti e lo rimane anche oggi. Verificheremo in altre città cosa hanno fatto e poi valuteremo. La sostanza, comunque, è che sia io che la giunta riteniamo importantissima la possibilità di far connettere la gente in rete senza problemi e ci lavoreremo».

By step miraccomando commentate